Presentato a Palazzo Chigi, il rapporto “Raggiungere gli obbiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospettive e sfide”. Alla presentazione ha partecipato il Presidente del Consiglio Enrico Letta. Il rapporto è stato illustrato dal commissario di Governo per l’Agenda Digitale, Francesco Caio, da Gérard Pogorel, professore emerito dell’Università ParisTech di Parigi e da Scott Marcus, già advisor della Federal Communication Commission.
Decisivo per il raggiungimento degli obiettivi UE 2020 un ruolo attivo del Governo per il monitoraggio dei piani degli operatori e l’uso dei fondi Strutturali Europei.
I piani analizzati giustificano un cauto ottimismo sullo sviluppo e penetrazione della banda larga e ultra larga in Italia. Gli operatori hanno piani concreti per raggiungere l’obiettivo di copertura del 50% circa della popolazione con tecnologia FTTCab/VDSL2 entro il 2017 circa. A differenza di piani annunciati in passato quelli esaminati sono già in attuazione. Date le caratteristiche favorevoli della rete italiana (struttura della rete con sub-loop in rame corti, 300 m in media), i piani prevedono di erogare una banda superiore ai 30 Mbps, in linea con i requisiti degli obiettivi DAE per la larga banda. Rimangono sfide realizzative e regolatorie che debbono essere prontamente affrontate e risolte.
Aspetti critici da risolvere per raggiungere gli obiettivi DAE
In assenza di un forte, sostenuto e continuo impegno del Governo italiano, gli obiettivi DAE non saranno completamente raggiunti. Pertanto si raccomanda che il Governo affronti questi punti aperti, nel rispetto delle sue responsabilità istituzionali, e nel rispetto delle competenze e indipendenza dell’EU e delle Autorità di Regolamentazione (AGCOM e Antitrust).
Si raccomandano le seguenti azioni:
FONTE: Forum PA